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giovedì 7 aprile 2011

INTERVIEW ON 'BARONE DEL MALE' (Italy)

Il Barone del Male incontra per caso Alessandro Sergente, chitarrista degli abruzzesi Zippo, al cesso delle donne di un noto ristorante cinese della riviera pescarese e si perde in chiacchiere...

Barone Del Male: Che rapporto hai con le emorroidi?
Alessandro Sergente: Un rapporto legato al peperoncino

BDM: Ne hai mai sofferto con continuità o hai avuto solo rapporti occasionali con questa malattia?
AS: La continuità è strettamente legata alla raccolta ed alla passione per i peperoncini che si traduce in amore per le emorroidi.

BDM: Pensi che la passione per i peperoncini influisca sulla tua musica?
AS: Più che i peperoncini sono le emorroidi che incidono pesantemente... è proprio in quei giorni di ano infiammato che tiro fuori il meglio di me!

BDM: Quindi è per questo che il suono della tua chitarra è così sofferentemente di merda?
AS: Esatto! In certi giorni vorrei che la mia cassa si trasformasse in un culo gigante, che invece di mandare suono, spargesse un bella dose di sangue e merda!

BDM: Sei coprofago?
AS: Non sono coprofago per gli stessi motivi per cui non sono un killer, pero' stimo tantissimo Gianni Morandi!

BDM: Chi ti conosce sa del tuo grande amore per lo sperma, lo trovi una fonte di ispirazione?
AS: Piu' che fonte di ispirazione diciamo che è ottimo per i cantanti: schiarisce la voce e la ammorbidisce.

BDM: Il tuo cantante ne fa uso?
AS: Dietro le quinte dicono di si, ma non ci sono prove fisiche, poi comunque lo sanno tutti che i cantanti bevono la sborra!

BDM: Credi che sia possibile sostituire il termine peyote con la parola sperma nelle liriche di Road To Knowledge?
AS: Beh, sarebbe riduttivo, cioè, si sentirebbe troppo poco nel contesto generale, bisognerebbe sostituirlo a qualche altra parola, tipo... non so... ad un articolo per esempio!

BDM: Pensi che voi Zippo abbiate migliorato il vostro rapporto con l'altro sesso da quando siete andati in tour nell'europa dell'est?
AS: Allora... la maggior parte di noi ha migliorato i rapporti, oramai decennali, con "Maria" (?), altri con "Federica" (??)... diciamo che la statistica dice questo: "Io sono la groupie di me stesso!". La solitudine porta consiglio a chi è coraggioso!

BDM: Quindi le pippe sono parte integrante del progetto Zippo?
AS: Questo discorso lo abbiamo intrapreso piu' volte, ho fatto indagini ed ho scoperto che tutti abbiamo provato a menacerlo in tour, ma alla fine quasi nessuno è riuscito a cacciare il brodo dell'amore. Pero' spesso accade di svegliarsi bagnato nel cuore della notte!

BDM: Quindi ve lo buttate al culo fra i sacchi a pelo?
AS: Ho sentito gente giustificarsi cosi: "Eh... sono abituato a dormire con la mia ragazza, mi viene naturale scusami..."

BDM: Ok, siamo quasi alla fine... carne o pesce?
AS: Sono vegano! (brandendo con fierezza un pezzo di lardo di colonnata)

BDM: Santana o Ghigo Renzulli?
AS: Sempre Gianni Morandi.

BDM: Saluta il baronato come vuoi...
AS: Pervertiti!


venerdì 27 febbraio 2009

REVIEW ON 'BARONEDELMALE.COM' (Italy)

ZIPPO - The Road To Knowledge
(Subsound Records)


Non vi è stato modo di tenerli a bada, di chiuderli in uno scatolone, apporvi un etichetta ed inserirli nello scaffale delle meteore; prima che tutto ciò accadesse i cinque giovanotti pescaresi han deciso di guardarsi negli occhi e saltare nelvuoto, liberando così le loro menti da vincoli espressivi, direzioniobbligate e riflessi condizionati.A più di tre anni da Ode To Maximum, piccola perla dell'underground stoner apprezzabile per impatto e freschezza espressiva, tornano gli Zippo. La band ora dimostra di aver radicalizzato le sue virtù ed averle usate per elevare il proprio cosciente a ben più alti stati percettivi.The Road To Knowledge è una dichiarazione di maturità ed identità satura e monolitica, capace di conservare e perfezionare le migliori soluzioni tecniche degli esordi plasmandovi addosso le visioni e le influenze che l'esperienza ha consegnato ai nostri: un lavoro capillare e policromo, liquido (per il suo modo di adattarsi alle cose e poi fuggir incontrollato), eclettico, barocco.Frutto e surrogato delle induttive ricerche del combo abruzzese, il full-length in questione, si alloca sulle vicende narrate ne "Gli Insegnamenti di Don Juan" di Carlos Castaneda (concept e canovaccio del disco), fondamentale libro-interprete del materiale sonoro, nonché unico e solo collante della miriade di input sviluppati nei cinquantanove minuti.Album per nulla semplice ed a primo acchito lussuriosamente eccessivo, questo degli Zippo echeggia nel suo corso a continue esperienze musicali, fondate prevalentemente su matrici prog, ma provenienti dai più disparati angoli del "rock" contemporaneo e non. Un intrico di sonorità grasse, riff heavy "mastodontici", periodi sbilenchi e pattoniani, strutture seventies decostruite e progressive, latineggianti alleggerimenti acustici, voli pindarici, esplosioni di volume dal sapore "Neur-Isis", stoneraccio… insomma una tela degna del miglior Henri Rousseau, in cui le visioni orfiche dei musicisti si confondono con la loro esotica immagine dell'America Latina e la sciamanica voce di Dave si erge a stella polare.The Road To Knowledge, pur essendo indissolubilmente ancorato all'alba del rock 'n roll, riesce ad essere di sconvolgente attualità: le sue songs si alternano nella sequenza strutturale del disco con cadenza simile a quella dei recenti Tool, molteplici parti chitarristiche si sovrappongono ed intrecciano sorridendo ai Mastodon prima di sfoggiare graffianti attacchi stoner-prog accostabili a Kylesa e Baroness. Tuttavia i momenti più riusciti restano quelli più lineari e graduali (vedi le ottime The Road To Knowledge e Ask Yourself A Question), in cui i tappeti strumentali, a volte quasi in bilico fra Pelican ed Explosions In The Sky, trapassati dalle profonde linee vocali, riprendono il discorso lì da dov'era stato lasciato rievocando i sapori di The Elephant March. Meno incisive le strutture più intricate, a volte ridondanti ed artificiose.Fondamentale nell'economia del concept, e splendido nella resa, il mescalinico sapore latino di arrangiamenti e riff, capace di dare un'identità ponderata e personalissima a tutto il plot. Ora gli Zippo si propongono definitivamente come una delle realtà di spicco del rock italiano pur avendo dinanzi tutto il tempo per crescere ulteriormente.Produzione sontuosa.