(Subsound Records)
Non vi è stato modo di tenerli a bada, di chiuderli in uno scatolone, apporvi un etichetta ed inserirli nello scaffale delle meteore; prima che tutto ciò accadesse i cinque giovanotti pescaresi han deciso di guardarsi negli occhi e saltare nelvuoto, liberando così le loro menti da vincoli espressivi, direzioniobbligate e riflessi condizionati.A più di tre anni da Ode To Maximum, piccola perla dell'underground stoner apprezzabile per impatto e freschezza espressiva, tornano gli Zippo. La band ora dimostra di aver radicalizzato le sue virtù ed averle usate per elevare il proprio cosciente a ben più alti stati percettivi.The Road To Knowledge è una dichiarazione di maturità ed identità satura e monolitica, capace di conservare e perfezionare le migliori soluzioni tecniche degli esordi plasmandovi addosso le visioni e le influenze che l'esperienza ha consegnato ai nostri: un lavoro capillare e policromo, liquido (per il suo modo di adattarsi alle cose e poi fuggir incontrollato), eclettico, barocco.Frutto e surrogato delle induttive ricerche del combo abruzzese, il full-length in questione, si alloca sulle vicende narrate ne "Gli Insegnamenti di Don Juan" di Carlos Castaneda (concept e canovaccio del disco), fondamentale libro-interprete del materiale sonoro, nonché unico e solo collante della miriade di input sviluppati nei cinquantanove minuti.Album per nulla semplice ed a primo acchito lussuriosamente eccessivo, questo degli Zippo echeggia nel suo corso a continue esperienze musicali, fondate prevalentemente su matrici prog, ma provenienti dai più disparati angoli del "rock" contemporaneo e non. Un intrico di sonorità grasse, riff heavy "mastodontici", periodi sbilenchi e pattoniani, strutture seventies decostruite e progressive, latineggianti alleggerimenti acustici, voli pindarici, esplosioni di volume dal sapore "Neur-Isis", stoneraccio… insomma una tela degna del miglior Henri Rousseau, in cui le visioni orfiche dei musicisti si confondono con la loro esotica immagine dell'America Latina e la sciamanica voce di Dave si erge a stella polare.The Road To Knowledge, pur essendo indissolubilmente ancorato all'alba del rock 'n roll, riesce ad essere di sconvolgente attualità: le sue songs si alternano nella sequenza strutturale del disco con cadenza simile a quella dei recenti Tool, molteplici parti chitarristiche si sovrappongono ed intrecciano sorridendo ai Mastodon prima di sfoggiare graffianti attacchi stoner-prog accostabili a Kylesa e Baroness. Tuttavia i momenti più riusciti restano quelli più lineari e graduali (vedi le ottime The Road To Knowledge e Ask Yourself A Question), in cui i tappeti strumentali, a volte quasi in bilico fra Pelican ed Explosions In The Sky, trapassati dalle profonde linee vocali, riprendono il discorso lì da dov'era stato lasciato rievocando i sapori di The Elephant March. Meno incisive le strutture più intricate, a volte ridondanti ed artificiose.Fondamentale nell'economia del concept, e splendido nella resa, il mescalinico sapore latino di arrangiamenti e riff, capace di dare un'identità ponderata e personalissima a tutto il plot. Ora gli Zippo si propongono definitivamente come una delle realtà di spicco del rock italiano pur avendo dinanzi tutto il tempo per crescere ulteriormente.Produzione sontuosa.
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