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venerdì 27 febbraio 2009

REVIEW ON 'ONDALTERNATIVA.IT' (Italy)

Zippo - The Road to Knowledge

Purtroppo in questi ultimi anni è veramente difficile associare all'idea di musicista anche quella di artista, quando la maggior parte dei gruppi che riescono a ottenere un contratto ed essere promossi verso un pubblico più ampio presentano dischi che sono solo collezioni di canzoni costruite in base a sondaggi su cosa piace di più, lasciando poco spazio all'identità creativa del gruppo.Nonostante ciò ancora capita di incontrare qualche eccezione a questa triste regola del business musicale e senza dubbio i Zippo sono una di queste anomalie. In "The Road To Knowledge" questo gruppo di Pescara mostra una piena padronanza del proprio suono, composto da una moltitudine di elementi che rende praticamente impossibile paragonarli a un solo gruppo. Ogni canzone infatti è un viaggio attraverso territori musicali diversi che in un attimo ricordano un genere e poco dopo un altro, a volte anche contrastante, ma che alla fine questo insieme risulta oltre che sensato anche naturale. Questo merito va sicuramente attribuito alla parte strumentale del gruppo che mostra un affiatamento tale che gli permette di creare queste alchimie sonore con una naturalezza ormai rara nel mondo del "copia e incolla" da studio; infatti passano senza nessuna forzatura da melodie orecchiabili e tranquille a momenti di aggressività dalle influenze stoner e da tempi regolari a sperimentazione ritmiche che ricordano i Tool e i Neurosis. Anche il reparto voce non è da meno, anzi il loro cantante si dimostra sempre all'altezza sia con il cantato tranquillo, dove trova sempre melodie orecchiabili che si legano bene con la base musicale valorizzando ogni elemento della canzone, che con quello più aggressivo dove spesso e volentieri si da a sperimentazioni che ricordano Mike Patton ai tempi dei Faith No More. Oltre alle capacità vocali il cantante si rivela anche un abile autore di testi cosa che gli permette di rendere questo disco un concept album, ispirato dal libro di Carlos Castaneda "Gli Insediamenti di Don Juan", che non risulta pretenzioso grazie a testi poetici in un inglese non approssimativo (pecca tipica di molti gruppi non madrelingua). Un ultimo punto di forza del disco sono gli intermezzi strumentali; sicuramente non escludo che siano stati fatti per la tipica ragione del riempire i vuoti nel disco ma il loro misto di atmosfere elettroniche e melodie acustiche arricchisce un disco già di suo ben costruito coronando quella sensazione di "viaggio acustico" che si ha durante l'ascolto del lavoro completo. L'unico lato negativo che potrei trovare è la produzione di bassa qualità, ma sotto un certo punto di vista diventa anche questa un punto di forza visto che i Zippo sono riusciti a produrre un disco di tale qualità anche senza i mezzi più costosi, senza sacrificare qualche dettaglio o dando l'impressione che con un budget più ricco questo lavoro sarebbe stato migliore.Dopo aver sentito "The Road To Knowledge" posso senza dubbio dire che è uno dei dischi migliori che ho sentito finora e sono orgoglioso che sia stato fatto da un gruppo indipendente italiano. Spero solo che questo lavoro permetta agli Zippo di farsi notare nella scena italiana, per quanto non facciano un genere alla moda e nemmeno siano il prodotto di una delle scene delle grandi città, e che in futuro possano continuare a produrre lavori di questa qualità.

5/5

Syl
www.ondalternativa.it/

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