(Subsound Records)
'The Road To Knowledge' è disco stancante e dispersivo. Un po' come quelle persone che parlano, parlano, parlano e non arrivano mai al dunque. Oppure, sempre quelle persone, che per raccontarti un evento di rilevanza minore, condiscono la narrazione di particolari superflui. Credo che, pur avendo traslato il contesto di applicazione dal musicale al lessicale, la disamina sia comunque chiara, poiché voglio farvi comprendere come le canzoni scritte dagli Zippo non riescano a partorire un risultato concreto. Non sono così insensibile da non comprendere che la formazione pescarese ha prodotto uno sforzo concettuale/sonoro considerevole ed è palese come l'intenzione fosse quella di non creare un lavoro stereotipato (per tecnica e strutturazione dei brani), però queste erano le intenzioni, perché poi la realizzazione ha ridimensionato assai ciò che era in teoria. Ecco quindi che l'album (il secondo dopo l'esordio autoprodotto 'Ode To Maximum') si perde dietro arrangiamenti che appesantiscono in maniera mortificante i pezzi e dove l'eccessiva concettualizzazione delle trame strumentali aspira a un approccio progressivo che in questo caso fa rima con stantio e dove il non voler essere esplicitamente post rock, stoner, metal, hard seventies rock e psichedelici porta gli Zippo a non essere nemmeno in parte nulla di tutto ciò. Devono appropriarsi del dono della sintesi e focalizzarsi sui target primari.
Roberto Michieletto
http://www.dagheisha.com/
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