Punkte: 8/10

Johannes Schmuck
http://www.metal.de/
____________________________________
ITALIAN TRANSLATION:
ZIPPO - The Road To Knowledge
Voto: 8/10
Le droghe ispirano i musicisti. È sempre stato così, dalle popolazioni indigene nordamericane al rock’n’roll. Soltanto che oggi, nella maggioranza dei Paesi, la legge ha qualcosa in contrario. Gli indiani Yaqui, in quello che oggi è il New Mexico, si servivano del “Mescalito” per raggiungere conoscenza e saggezza.
Gli Zippo si servono degli Yaqui e del libro (molto controverso) “Gli insegnamenti di Don Juan” di Castaneda, per trasmetterci questo viaggio. Non voglio sapere come stava la band finita la registrazione, quando è passato l’effetto delle droghe e sono cominciati i postumi… Sebbene un indiano non dovrebbe conoscere la sofferenza!
L’album è un unico trip di ampliamento della coscienza, che fa seriamente dubitare della realtà. Per poter spalancare le porte del proprio subconscio senza pericolo bisogna essere a posto con se stessi e con il mondo, senza avere paura dell’ignoto. Questo ed altro ci insegna don Juan, ma quello che ne hanno tratto gli Zippo è un’orgia di chitarre pazze (schizofreniche?) e di canti meditativi a più voci – un abile percorso sul filo del rasoio tra monotonia ed eccitazione. Accanto al groovy desert rock ci sono intermezzi che fanno dubitare del senno dei musicisti: “lizards can’t be wrong” è il primo accenno dei postumi da droghe, un tema “cantato” a più voci, che si ripete continuamente per quasi quattro minuti – malato, però funziona perfettamente!
In tutto questo fanno il loro ingresso dulcimer, organi Hammond, digeridoo e altri fiati, che stanno veramente bene al loro posto. Si può agitare la testa tutto il tempo a tutto quello che viene in mente a questi italiani per non lasciare che la realtà emerga. Suoni farmacologicamente efficaci si arricchiscono con melodie orecchiabili e, grazie anche al concetto originale, fanno in modo che “The road to knowledge” sia assolutamente degno di riconoscimento. Questo rende gli Zippo veramente interessanti per i fan di questo genere, e per quelli che lo vogliono diventare!
Aggiungo solo una cosa, le droghe fanno male…
Le droghe ispirano i musicisti. È sempre stato così, dalle popolazioni indigene nordamericane al rock’n’roll. Soltanto che oggi, nella maggioranza dei Paesi, la legge ha qualcosa in contrario. Gli indiani Yaqui, in quello che oggi è il New Mexico, si servivano del “Mescalito” per raggiungere conoscenza e saggezza.
Gli Zippo si servono degli Yaqui e del libro (molto controverso) “Gli insegnamenti di Don Juan” di Castaneda, per trasmetterci questo viaggio. Non voglio sapere come stava la band finita la registrazione, quando è passato l’effetto delle droghe e sono cominciati i postumi… Sebbene un indiano non dovrebbe conoscere la sofferenza!
L’album è un unico trip di ampliamento della coscienza, che fa seriamente dubitare della realtà. Per poter spalancare le porte del proprio subconscio senza pericolo bisogna essere a posto con se stessi e con il mondo, senza avere paura dell’ignoto. Questo ed altro ci insegna don Juan, ma quello che ne hanno tratto gli Zippo è un’orgia di chitarre pazze (schizofreniche?) e di canti meditativi a più voci – un abile percorso sul filo del rasoio tra monotonia ed eccitazione. Accanto al groovy desert rock ci sono intermezzi che fanno dubitare del senno dei musicisti: “lizards can’t be wrong” è il primo accenno dei postumi da droghe, un tema “cantato” a più voci, che si ripete continuamente per quasi quattro minuti – malato, però funziona perfettamente!
In tutto questo fanno il loro ingresso dulcimer, organi Hammond, digeridoo e altri fiati, che stanno veramente bene al loro posto. Si può agitare la testa tutto il tempo a tutto quello che viene in mente a questi italiani per non lasciare che la realtà emerga. Suoni farmacologicamente efficaci si arricchiscono con melodie orecchiabili e, grazie anche al concetto originale, fanno in modo che “The road to knowledge” sia assolutamente degno di riconoscimento. Questo rende gli Zippo veramente interessanti per i fan di questo genere, e per quelli che lo vogliono diventare!
Aggiungo solo una cosa, le droghe fanno male…
Johannes.Schmuck
Nessun commento:
Posta un commento