ZIPPO - Maktub
87/100
Il dischetto del quale ci apprestiamo a decantare le lodi è un vero e proprio viaggio che ci porterà a visitare i brulli deserti americani (grazie alla componente stoner, soprattutto in "Simum" sotto effetto peyote), o le verdeggianti e lussuriose lande inglesi (definite dal lato progressive/psichedelico), commistionando tali visioni con il crossover/alternative degli anni ‘90 che ha avuto trai suoi purveyors gli Stone Temple Pilots, Soundgarden, Alice In Chains, Jane's Addiction ("Man Of Theory", con l'aggiunta di massicce dosi post metal in "The Personal Legend" e "The Omens"), ed un pò di suoni pesanti a là Mastodon. Secondo parto su Subsounds Records, scelta alquanto desueta in quanto l'etichetta romana è votata perlopiù a sonorità industrial, noise, postcore et similia, ma se il manager ha scelto di metterli sotto contratto è perché già dal precedente disco (recensito addirittura sul britannico The Sun) aveva fiutato oltre alle potenzialità intrinseche anche la loro capacità di cambiare pelle, mantenendo sempre un songwriting di eccelso livello ed un caleidoscopio di riferimenti che la taggano quale band di elevato standard qualitativo. Prodotto da Victor Love (Dope Stars Inc) e masterizzato da sua maestà James Plotkin (Old Lady Driver, Khanate, Sunno)), Isis), il suono che ne deriva non poteva essere migliore viste le cure a cui è stato affidato; i pescaresi si circondano di ospiti d'onore grazie ai quali rendono la proposta ancor più variata, come se ce ne fosse bisogno, (Luca Mai, sax degli Zu dona sperimentazione al finale di "Simum"), e Ben Ward (spoken word su "Man Of Theory") ugola degli Orange Goblin. I brani "Caravan To Your Destiny" e "We, People's Heart" sono dei veri hit da classifica (ricordano molto da vicino gli Stone Temple Pilots di 'Core'); superba la prova vocale di Dave che spazia dall'aggressivo all'evocativo, al graffiante, senza mai scadere nel ridondante, ma aggiungendo frecce al suo arco ad ogni traccia; ci chiediamo quando e se li ascolteremo in rotazione su Virgin Radio, o altre radio mainstream votate al rock.
Ivan Fanelli
www.hardsounds.it
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