Liberamente ispirato agli Insegnamenti Di Don Juan di Carlos Castaneda, come precisano gli stessi musicisti nelle note del cd, The Road To Knowledge è il secondo lavoro degli Zippo e il primo realizzato per la Subsound Records (il debutto Ode To Maximum, del 2006, era infatti uscito come auto-produzione).

Ambizioso e curato, l’album oltrepassa il concetto di stoner per imporsi grazie ad un linguaggio ricco di input differenti a cavallo tra rock e metal, senza tralasciare una malcelata contiguità con alcune realtà post-core più dilatate e psichedeliche. Lungo le tredici tracce, gli Zippo accompagnano l’ascoltatore in un complesso percorso iniziatico che, anche da un punto di vista prettamente musicale, richiama un immaginario fatto di sole e rocce, sabbia e riti sciamanici, il tutto grazie ad una proposta sonora che affianca con successo melodie latine e riff “stonati”, momenti in cui la musica diviene quasi impalpabile a impennate dalla chiara impronta “metallica”. Non è un caso se si è messo tra virgolette il termine “metallica”, in quanto proprio con l’omonima band gli Zippo dimostrano vari tratti in comune, perlomeno quando decidono di ingrossare il proprio sound e si avvicinano al versante mid-tempo del suono made in Bay Area. Ciò che maggiormente colpisce durante l’ascolto di The Road To Knowledge risiede, però, nei momenti più rilassati e al contempo ispirati, quando la personalità della formazione viene fuori con maggiore forza e si apprezza in pieno il fascino del concept. Nel suo insieme, il secondo lavoro dei pescaresi centra il bersaglio e supera la difficile prova del concept album a cavallo tra generi differenti: ancora qualche piccola rifinitura dei dettagli e la formazione potrà spiccare definitivamente il volo. Il voto in difetto è dovuto proprio alle potenzialità che The Road To Knowledge palesa, le stesse che lasciano presagire ulteriori evoluzioni nel futuro degli Zippo.
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