ZIPPO - Maktub
6/10
Gli Zippo sono cinque musicisti di Pescara che si muovono nell'ambito di un heavy-rock caratterizzato da non lievi connotazioni psych, che emergono in particolare nei brani meno abrasivi e più dilatati. Sono proprio questi ultimi a conferire il vero valore aggiunto a "Maktub", il terzo disco della band, in grado di allargare lo spettro musicale proposto dal quintetto, ora non più protagonista di un nudo e crudo stoner-metal, ma alla ricerca di nuove personali contaminazioni.
Se nei pezzi più scontati si fa il verso ora ai Metallica ("We, People's Hearts"), ora al potente math-rock di Tool e Mastodon ("The Omens", "Man Of Theory"), altrove gli Zippo cercano elementi maggiormente caratterizzanti, alternando sapientemente la sciabola al fioretto. Emergono fra le righe striature di certo grunge prossimo agli Alice In Chains (nell'iniziale "The Personal Legend"), oppure interessanti avvicinamenti al mondo Faith No More in "Caravan To Your Destiny".
Ma il vero valore aggiunto dell'album emerge, appunto, soprattutto nelle due tracce conclusive, nelle quali l'elemento psichedelico prende il sopravvento sulla furia elettrica, lasciando spazio a crescendo di rara intensità.
Se nei pezzi più scontati si fa il verso ora ai Metallica ("We, People's Hearts"), ora al potente math-rock di Tool e Mastodon ("The Omens", "Man Of Theory"), altrove gli Zippo cercano elementi maggiormente caratterizzanti, alternando sapientemente la sciabola al fioretto. Emergono fra le righe striature di certo grunge prossimo agli Alice In Chains (nell'iniziale "The Personal Legend"), oppure interessanti avvicinamenti al mondo Faith No More in "Caravan To Your Destiny".
Ma il vero valore aggiunto dell'album emerge, appunto, soprattutto nelle due tracce conclusive, nelle quali l'elemento psichedelico prende il sopravvento sulla furia elettrica, lasciando spazio a crescendo di rara intensità.
È presumibile che "Simum" e "The Tresure" si confermeranno nel tempo i veri motivi per i quali "Maktub" potrà essere ricordato.
A "Maktub" hanno collaborato Ben Ward degli Orange Goblin e Luca T. Mai, il sassofonista degli Zu; il mastering è stato curato da James Plotkin, già in cabina di regia con Isis e Sunn O)))), tutte presenze che conferiscono al disco un respiro internazionale. Le numerose esibizioni live, sia in Italia che oltre frontiera, stanno confermando un crescente interesse nei confronti del quintetto abruzzese.
A "Maktub" hanno collaborato Ben Ward degli Orange Goblin e Luca T. Mai, il sassofonista degli Zu; il mastering è stato curato da James Plotkin, già in cabina di regia con Isis e Sunn O)))), tutte presenze che conferiscono al disco un respiro internazionale. Le numerose esibizioni live, sia in Italia che oltre frontiera, stanno confermando un crescente interesse nei confronti del quintetto abruzzese.
Claudio Lancia
www.ondarock.it
Nessun commento:
Posta un commento