
In realtà, già il precedente album sanciva la rilettura dello Stoner Rock degli esordi in maniera personale ed “elevata” rispetto agli standard canonici del genere. “Maktub” però riesce a fare di più; certo, la circolarità ossessiva tipica del genere, non abbandona mai completamente le nuove tracce ma queste si arricchiscono di sfumature e di colorazioni nuove. Siano essi accenti psichedelici, divagazioni di libero progressive o implosioni noise. Le sette tracce presenti risultano complete e non lasciano nulla al caso, sopperendo a qualche episodio che nel disco precedente restava un po’ indeterminato. Ancora una volta l’arma vincente della band, oltre che in una verve compositiva che spiazza per ricercatezza, è il timbro di Dave, capace sempre di creare scompensi emozionali. Un piccolo esempio di quanto detto è rappresentato da “We, People's Hearts”, brano dalle melodie contemplative.
Naturalmente, come da tradizione, anche i temi del disco si discostano da qualsiasi bieca forma di banalità e questa volta prendono spunto dagli scritti di Paulo Coelho e dal suo testo “Maktub”. Uno scritto che enfatizza il viaggio come fecondo esperire, ed anche in questo caso il riflesso dei testi trova completezza nelle strutture sonore tutte, che proprio in virtù del tema concettuale si svelano entro orizzonti sempre nuovi (“Simum” e “Caravan To Your Destiny”, godono dei destabilizzanti latrati del sax di Luca T. Mai degli Zu). Altra presenza di “peso” è quella di Ben Ward degli Orange Goblin, che da il suo cantato roco ed intenso a “Man Of Theory”.
Concludendo, ad oggi gli Zippo sono una delle realtà più convincenti della scena europea. Una band che capitolo dopo capitolo riafferma una crescita musicale senza pari. Loro hanno scelto la via dinamica del viaggio e per questo eludono restrizioni, e per questo necessitano di ascoltatori liberi e curiosi.
Un capolavoro, registrato, prodotto e concepito in casa nostra. Un vero e proprio spartiacque tra chi ancora imita la scena di Palm Desert e chi ha deciso di interiorizzare la stessa e filtrarla attraverso una personalità vibrante ed una qualità compositiva avara di cadute di stile.
'Cammina tante strade, ritorna alla tua casa, e vedi ogni cosa come se fosse la prima volta’. Paulo Coelho.
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